1991 GRAN CONSIGLIO – NON RIELETTO

Bill Arigoni subentrò ad Annamaria Nava (dimissionaria) in Gran Consiglio come indipendente nelle fila del PDL, il Partito del Lavoro (dal 2007 in Ticino, Partito Comunista) il 7 novembre 1988. Il 14 aprile 1991 si ricandidò sulla lista “L’alternativa”, che rappresentava l’unione di PdL e Partito Socialista dei Lavoratori ticinese, dove arrivò secondo a Giuseppe Sergi al quale cedette il seggio in Parlamento.
Di seguito la lettera di ringraziamento ai suoi sostenitori pubblicata sul bollettino dell’Unità Socialista di Magliaso il 5 maggio 1991. Bill venne rieletto il 18 aprile 1999 e restò in carica fino alla sua morte il 12 febbraio 2010.

GRAZIE DI TUTTO!

Con questo mio scritto voglio ringraziare tutti quelli che mi hanno votato e sostenuto negli anni di mia permanenza in Gran Consiglio. Essere un operaio in parlamento non è stato facile perché è una struttura che ha un linguaggio e una vita tutta sua lontana dal tran tran della gente; in tutti i casi ritengo che in parlamento devono essere rappresentate in uguale misura tutte le realtà sociali e non lasciare tutto lo spazio ad avvocati, notai, dottori, ingegneri. È anche stato difficile perché non essendo iscritto a nessun partito (non voglio dover ubbidire a direttive di partito, ritengo molto importante ubbidire a delle idee) non ho avuto nessun grande aiuto da una struttura di questo genere, che in certi casi può essere utile. Prima delle votazioni non ho voluto chiedere il vostro voto, né con volantini né con foto, né con strette di mano, pensavo che queste azioni venissero superate dal lavoro fatto in parlamento. Cinquantacinque interventi importanti fatti in Gran Consiglio più una cinquantina di interrogazioni e quattro iniziative parlamentari. Alcuni di questi atti riguardavano: i costi delle casse malati, il problema dei costi dell’alloggio (tassi ipotecari), il problema degli anziani, del rispetto della donna, il 700° (ho proposto un 700° di solidarietà nel rispetto degli anziani e di tutti i problemi più urgenti della gente). Molti toccavano problemi della zona come l’inquinamento del lago Ceresio e il recupero delle sue rive alla popolazione, i problemi del traffico (trasporti aziendali per i residenti e per i frontalieri, l’aumento dei trasporti pubblici nel Malcantone, il non aumento dei prezzi del tram Lugano-Ponte Tresa, ecc.) il recupero del castello di Magliaso. Purtroppo questo lavoro fatto in prima persona (senza nessun guadagno personale) non è servito a farmi rieleggere e nemmeno ad avere un appoggio serio dalla popolazione di Magliaso. Molti hanno preferito, pur lamentandosi per quattro anni, premiare la propria bandiera non alzando lo sguardo al di sopra del muretto o del proprio orto, o se l’hanno alzato è per premiare una formazione nuova che per ora ha fatto solo critiche e promesse (la LdT, ndr). Forse nella gente non è stata ancora superata la vecchia immagine delle persone di sinistra che mangiano i bambini, o ti sequestrano la vacca. I tempi cambiano e questo sistema di chiudersi nel proprio giardino serve solo a punire e molte volte ad allontanare persone che hanno voglia di lavorare per la comunità, senza la ricerca del potere, senza guadagnare niente finanziariamente e non rappresentando nessuna lobby economica, e questo è un peccato perché la gente che lavora seriamente nelle strutture politiche è sempre meno numerosa.

Giuseppe Arigoni

5 maggio 1991

 

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