2005 ASFALTO – SCANDALO BITUME

LETTERA DEL 9 GENNAIO 2005: BITUME

Solo 14 giorni per rispondere ad una interrogazione dal titolo”Costi gonfiati negli interventi di conservazione delle strade” che chiedeva come fosse possibile che una situazione di intrallazzo denunciata sulla stampa negli ultimi tempi potesse continuare tranquillamente per anni, dove erano i controlli dei dipartimento del territorio e di quello delle finanze e se non fosse più corretto incaricare un gruppo esterno alle persone coinvolte per indagare sulla situazione.

È quasi un record ! altre interrogazioni aspettano mesi se non anni. I responsabili del dipartimento del territorio hanno scaricato la responsabilità, di non poter controllare con maggior severità i costi degli investimenti per le strade, sulla nuova legge sulle commesse pubbliche chiamando in causa, anche se con toni leggeri, il parlamento perché molte volte ha votato i sorpassi di spesa. Hanno incolpato anche la Commissione federale della Concorrenza (Comco) che non ha voluto entrare nel merito della denuncia di Giubiasco. Bisognerebbe fare una riflessione sulla Comco perché aspettarsi che scopra chissà che cosa è una pia speranza essendo formata da… persone che svolgono altre attività (professori universitari, un ambasciatore, il segretario di Economiesuisse e un rappresentante di associazioni svizzere dei grandi magazzini) e che vengono allertate solo come autorità giudicante sulle inchieste fatte dal segretariato della stessa che ha a disposizione diversi funzionari inquirenti. Quanto sarà grande l’autonomia, dal potere politico, nello svolgere queste indagini?

Alle domande dell’interrogazione il Dipartimento delle finanze risponde che non è un problema suo. Con l’entrata in vigore delle nuove modifiche della legge sulla gestione finanziaria dello stato il compito di controllare le spese e gli investimenti spetta ai singoli dipartimenti e all’organo amministrativo superiore del cantone chiamato “Controllo cantonale delle finanze”. La ministra delle finanze ha discusso la riduzione della paghetta data agli anziani e le prestazioni alle donne divorziate con figli ma non è interessata a diminuire i costi delle strade. C’è da dire che non è una matassa che si può sbrogliare facilmente, basta rileggersi l’articolo sulla Regione del 27 novembre 2004 dove si elencano le varie ditte di pavimentazione (una trentina) e il legame che le unisce, con rappresentanti che siedono nei consigli di amministrazione di una e dell’altra, e con un parlamentare cantonale (Thomas Arn, n.d.r.) che fa da collegamento tra la più importante e alcune altre. Inoltre suo padre è il responsabile dell’unica cava disponibile in Italia. In una di queste ditte la Costra SA dove è presente questo parlamentare (Thomas Arn, n.d.r.), il Presidente del consiglio di amministrazione è l’on. Fulvio Pelli, relatore nel parlamento federale sulla legge dei cartelli, proprio quella su cui si sta discutendo, perché sembra sia stata violata. Conosce quindi tutte le possibilità date da questa legge e potrà dare consigli utili anche ai commissari della Comco. L’unico che dice di essere tranquillo è l’on . Borradori anche se da come si comporta ultimamente, alzando la voce e lanciando minacce velate, dimostra il contrario. Dobbiamo solo sperare che la Magistratura abbia il coraggio di svolgere il suo dovere senza guardare in faccia a nessuno.

Stiamogli addosso a questi liberali del meno stato quando non serve a loro.

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