2006 FISCALITÀ – NO AD ULTERIORI TAGLI
Interpellanza urgente
No ad ulteriori tagli
L’affermazione che segue è una parte di un articolo pubblicato sul CdT e firmato dalla Consigliera di Stato Patrizia Pesenti. Queste sue riflessioni mi trovano d’accordo e penso che nascano da quanto ha potuto constatare nella sua attività di membro del Governo confrontato con i problemi di condizione della divisione delle contribuzioni.
“Non potremo rinviare a lungo una valutazione attenta sugli effetti a medio e lungo termine dell’attuale livello di fiscalità. Competitiva, certo, e tuttavia difficile da mantenere in un Cantone in cui la popolazione si aspetta giustamente di non essere abbandonata dallo Stato, inteso soprattutto come servizi pubblici e sostegno ai cittadini nei momenti di difficoltà. Tuttavia – e questo è il nocciolo del mio discorso – prima di affrontare il tema di un eventuale aumento delle imposte, occorre fare in modo che tutti paghino il giusto. “……
”Che non vi siano evasioni, che si scopra il sommerso, insomma che ciascuno paghi il dovuto e in Ticino. Il problema è reale: un politico comunale del PLR proprio su questo giornale ha riferito dell’esperienza fatta con…
la commissione tributaria del proprio Comune (CdT 21.3.06). Scrivendo tra l’altro di «liberi professionisti tassati zero o poco più, quando semplici operai o cittadini sono costretti a dichiarare fino all’ultimo centesimo». E più avanti ha ribadito l’esistenza di «situazioni ridicole di indipendenti dall’attività florida dal tenore di vita chiaramente elevato, articolato spesso su vacanze da sogno, automobili di grossa cilindrata, residenze di lusso in Ticino e altrove, ma tassati in misura quasi simbolica». È un campanello d’allarme che, giungendo da un altro fronte politico, conforta la mia convinzione. Torno a ripetere allora che questi – ed altri analoghi – sono segnali preoccupanti e devono dar da pensare a tutti coloro che hanno a cuore una equa politica tributaria.”…..
A conferma dei dubbi sollevati è arrivata la decisione del CdS di potenziare con nove unità supplementari la Divisione delle contribuzioni. Che ci fosse bisogno di questo potenziamento lo si capisce dalle parole di Gabriele Gendotti riportate dalla la Regione nei giorni scorsi: “..la misura s’inserisce nella volontà del governo di garantire, come detto, un confacente livello di accertamento. Detto altrimenti: « Sostenere adeguate procedure di controllo interno, contenere il numero di tassazioni arretrate, migliorare la parità di trattamento ed evitare possibili minori introiti per lo Stato » . Domanda: ci sono dunque ritardi? « Non troppi ma ci sono » , ha spiegato ieri Gabriele Gendotti “….
Tra queste due prese di posizione, una personale e l’altra collegiale, c’è stata una seduta del Parlamento dove all’ordine del giorno c’era la modifica della legge sull’armonizzazione e il coordinamento delle prestazioni sociali. Tra le diverse modifiche il Governo ne ha inserito due che vanno a cambiare la situazione attuale, peggiorandola. L’anticipo alimenti e i sussidi per l’assistenza non verranno più versati dal primo giorno del mese in cui è depositata la domanda ma dal mese successivo. Purtroppo anche la maggioranza del Parlamento, vedendo l’ostinazione del CdS nel difendere questa modifica, l’ ha votata. Il CdS, pur ammettendo che bisogna fare subito ordine nell’accertamento delle entrate (fisco), vuole ancora applicare la vecchia strategia usata negli ultimi anni andando a colpire i più deboli (nuovi tagli). La quasi totalità di chi chiede l’assistenza è già in una situazione grave e non può aspettare il mese dopo per ricevere degli aiuti, ha già molto probabilmente dei debiti (per esempio il canone di locazione e la cassa malati) e quindi voler risparmiare 3.5 milioni su di loro è un’ulteriore dimostrazione di ingiustizia sociale e di mancanza di solidarietà dello Stato.
Chiedo quindi al CdS se non ritiene di dover ritirare questa ingiusta misura di risparmio.
Magliaso 17 maggio 2006
Giuseppe Bill Arigoni