2011 POESIA DI ALBERTO NESSI – LA SCIARPA DI BILL

Lo scrittore e poeta ticinese Alberto Nessi ha dedicato all’amico Bill una toccante poesia nella quale parla della scatola contente il materiale e i documenti di solidarietà raccolti da Bill durante lo storico sciopero della fame. Bill desiderava crearne un libro con la collaborazione di Nessi.
La famiglia Arigoni ringrazia onorata e commossa lo scrittore per l’opera.

La sciarpa di Bill

Quando fiorisce il glicine
mi viene in mente Bill.
Perché io non l’ho conosciuto tra bandiere rosse
ma sotto grappoli in fiore.
Mi aveva portato uno scrigno di cartone
con dentro la storia della sua rivoluzione
ma quella sera la veranda ci distraeva
i balestrucci in alto tessevano fili
dove s’impigliavano i pensieri.
Bill era alto, con il mento scolpito
come un guerriero Sioux
ed io mi sentivo viso pallido
davanti alla passione dei suoi occhi.
Ora che…
il cielo dell’eterna estate
gli fa compagnia tra i castagni del Malcantone,
ora finalmente apro il verde scrigno :
dentro, lo vedo vivo
con la camicia dell’operaio
con la bandiera della dignità
con la fiaccola della giustizia
con il furgone della solidarietà.

Quando fiorisce il glicine
fiorisce anche la speranza.
“Buffalo Bill, hai acceso la luce”
“Non mollare!”
“La farina del diavolo va in crusca”
“Tu che accendi un faro nella nebbia”
“Anche il sole è con te!”
“ Non c’è mai pace sulla nave”
“ Quando la montagna è alta il mare è profondo”
“ No pasaran!”
“ Ti ricorderò nelle mie umili preghiere”
“ Sappi che non sei solo. Ho personalmente preso una lettera
di licenziamento dieci anni fa
e sono papà di tre figlie”
“ Coraggio e cerca di mangiare qualcosa di nascosto!”
ecco alcune delle frasi scritte da amiche e amici
che cucivano una sciarpa colorata
quando Bill faceva lo sciopero della fame
davanti alla Mikron per protestare
contro i padroni che giocano
con la vita degli operai.

Visto da lontano
il mondo è una palla colorata
un po’ come la sciarpa di Bill
visto da vicino manca il colore
che lui predicava con la sua mascella quadra,
il colore che può salvare
il padre licenziato e le sue tre figlie:
è a loro che sto pensando
mentre anche quest’anno il glicine
butta i suoi riccioli viola
e i balestrucci, acrobati del cielo,
spiccano il volo verso il Malcantone
portano nel becco quel colore
perché Bill viva ancora.

Alberto Nessi

giugno 2011

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