Biografia

Giuseppe “Bill” Arigoni è stato un operaio, sindacalista di base, attivista e politico svizzero attivo nella sinistra ambientalista del Cantone Ticino.

Nasce a Sorengo il 23 agosto 1949 da Liliana e Renato Arigoni. Fratello di Rita ed Antonio Arigoni, vive la sua adolescenza sulle sponde del laghetto di Muzzano a Sorengo.
Nel 1971 si sposa con la prima moglie da cui si separerà nel 1984. Fino a quell’anno vive a Lugano-Besso.

Nel 1985 si trasferisce a Magliaso ed inizia a convivere con Elena Masera che sposerà nel 1989.
È padre di Alessio (primo matrimonio) e Alejandro Arigoni (secondo matrimonio).


LAVORO E SINDACALISMO

Diplomato alla scuola Arti e Mestieri di Bellinzona, nel 1972 viene assunto in veste di meccanico di precisione all’Albe SA di Agno, poi diventata Mikron SA.
È nell’ambiente operaio che Bill forgia i suoi valori politici, vantando 25 anni di attività sindacale di base. Per 10 anni è membro della commissione del personale della fabbrica e per 4 anni ne fu il presidente. Fu membro del comitato regionale del sindacato FLMO (Federazione dei Lavoratori del Metallo e dell’Orologeria).
Fu membro del gruppo GLM (Gruppo Lavoratori Metallurgia).

Il 22 agosto del 1997 venne licenziato in tronco dalla Mikron SA dopo 25 anni di lavoro.
Il 29 settembre intraprese uno sciopero della fame per protestare contro le condizioni degli operai. Per 12 giorni restò accampato in un piccolo camper a pochi metri dalla fabbrica. L’azione fece molto clamore attirando tutti i mass media ticinesi e richiamando associazioni, sindacati, partiti e migliaia di persone in segno di solidarietà. Il 24 febbraio 2000 la Pretura di Lugano sentenziò che il licenziamento deciso dalla direzione della fabbrica Mikron SA di Agno fu abusivo e condannò l’azienda (difesa dall’avvocato Carlo Luigi Caimi) a pagare le spese processuali e un’indennità pari a tre stipendi. La sentenza diventerà definitiva con la rinuncia della ditta a ricorrere. Bill Arigoni è stato difeso dall’avvocato John Noseda.

Per 10 anni fu consulente dell’Associazione Svizzera Inquilini federazione della Svizzera italiana di cui venne eletto presidente nell’anno 2001. Vi restò fino alla morte nel 2010.
Fu membro dell’Ufficio di conciliazione in materia di locazione di Massagno.


POLITICA, ECOLOGIA E PARLAMENTO

Entra giovanissimo nel 1973 nella Lega Marxista Rivoluzionaria ticinese. Ne esce nel 1978.

All’inizio degli anni ’80 fonda “Ceresio anno zero” un gruppo ambientalista il cui scopo era sensibilizzare le autorità e la popolazione sul pessimo stato delle acque del lago Ceresio. Gli attivisti si distinsero per la conduzione di alcune manifestazioni e per la sensibilizzazione nelle scuole, piazze e strade. Il gruppo si fece conoscere anche per alcune azioni eclatanti come il bloccaggio con catene e lucchetti e l’occupazione di alcuni pontili per denunciare l’eccessiva presenza di natanti a motore; per l’occupazione di alcune rive private, per denunciare la privatizzazione illegale del demanio pubblico;  per aver tagliato alcune reti che delimitavano delle spiagge private, e per aver denunciato il cattivo funzionamento del depuratore di Bioggio facendo analizzare in proprio le acque che ne fuoriuscivano.

Fu membro della Consulta ecologica ticinese (rappresentava i vari gruppi e associazioni ecologiste).

Fu membro del Comitato apartitico studio problemi aeroporto di Agno. Fu membro attivo per una decina d’anni del CASPA (gruppo contrario all’ampliamento dell’aeroporto di Lugano/Agno).

Fu un convinto sostenitore del Gruppo per una Svizzera senza esercito. Prese parte da deputato alla raccolta di firme per l’abolizione dell’esercito svizzero che sfociò nella votazione del 1989 per cui fece una campagna pubblica e in televisione.

Nel 1988 entra in Gran Consiglio come candidato indipendente nella lista del PdL, il Partito del Lavoro, subentrando ad Anna Maria Nava, dimissionaria. Nel 1991 è candidato sulla lista “L’alternativa”, che rappresentava l’unione di PdL e Partito Socialista dei Lavoratori ticinese, dove arriva secondo a Giuseppe Sergi al quale cede il seggio in Parlamento.

Nel 1993 è il primo firmatario del referendum e responsabile del comitato contro la costruzione di nuovi forni a griglia.

Fece la campagna per le votazioni cantonali del 1995 come indipendente nella lista PSA (Partito Socialista Autonomo) ma non venne eletto.

Nel 1999 viene eletto nella lista del Partito Socialista in Gran Consiglio, il legislativo del Canton Ticino. Fece parte della Commissione speciale Pianificazione del territorio, della Commissione Petizioni e ricorsi, della Commissione speciale Energia e della Commissione Sorveglianza sulle condizioni di detenzione.

Membro per diversi anni del comitato famiglie monoparentali.

POLITICA COMUNALE

Dal 1988 al 1996 fu Consigliere Comunale a Magliaso per l’Unità di sinistra.
Dal 1996 al 2008 fu Municipale a Magliaso per l’Unità di sinistra.
All’inizio degli anni ’90 fondò l’associazione “Vivi Magliaso” con lo scopo di fare pressione sulle autorità cantonali affinché risolvessero il grave problema della viabilità del basso Malcantone, in particolare del paese di Magliaso, tagliato in due da una strada di forte traffico. Si batté strenuamente per la realizzazione di una circonvallazione che aggirasse il paese.

Fu impegnato con alcune associazioni animaliste nella campagna contro lo zoo al Maglio. Prese parte a numerose manifestazioni che ne chiedevano la riconversione.

LA MORTE

L’11 febbraio 2010 alle ore 18.10 viene investito a pochi passi da casa a Magliaso da un’automobile mentre attraversa le strisce pedonali che si trovano sul ponte sul fiume Magliasina all’incrocio per Pura. Muore a causa del grave trauma cranico all’ospedale Civico di Lugano il 12 febbraio. La donna al volante venne condannata per “omicidio colposo”.
I famigliari donarono gli organi per volontà dello stesso Bill.

A lui venne dedicata nel 2012 la nuova passeggiata ciclopedonale tra Agno e Magliaso.