2001 DEMETRA – IL SILENZIO DEGLI INNOCENTI CONTINUA!

Interrogazione

Il silenzio sugli innocenti continua !

Sono passati 84 giorni dall’inoltro della mia interrogazione sugli abusi sessuali nei confronti dei bambini corredata da 57 domande e, da parte del CdS (Consiglio di Stato, n.d.r.), c’è un silenzio assoluto. Eppure la legge sul Gran Consiglio e rapporti con il CdS è chiara: l’articolo 58 cpv. 3 dice:

Il CdS risponde all’interrogazione per scritto entro 60 giorni……”

In Ticino ci sono cittadini di serie A e serie B e sono quest’ultimi che devono rispettare la legge gli altri la possono interpretare.

Speravo che il lungo tempo d’attesa fosse causato dal fatto che la risposta alla interrogazione é stata delegata a dei periti esterni, invece non è così perché voci che mi arrivano dal Palazzo mi dicono che la sta preparando un nostro funzionario, capo ufficio del servizio sociale cantonale (Roberto Sandrinelli, n.d.r.). Il servizio sociale è organizzato sulle sedi di Lugano, Bellinzona, Locarno, Mendrisio e Biasca con diverse decine di operatori e assistenti sociali da coordinare.

Dopo l’entrata in vigore della nuova legge federale sull’aiuto alle vittime di reati (LAV) è stata istituita una…

commissione permanente di coordinamento con i seguenti compiti:

– vigilare sulla corretta e uniforme applicazione della legislazione federale e cantonale in materia

– allestire annualmente un rendiconto sulla propria attività all’indirizzo del Consiglio di Stato

– proporre l’organizzazione, d’intesa con la confederazione e con gli enti pubblici e privati competenti, della formazione specifica delle persone incaricate dell’aiuto alle vittime

– promuovere, direttamente o d’intesa con altri enti pubblici o privati, la prevenzione, la sensibilizzazione e l’informazione sui problemi della violenza e dei maltrattamenti in generale e sui minori in particolare

– esaminare le linee generali d’intervento, esprimersi sul preventivo annuale di spesa e formulare il proprio preavviso su eventuali istanze di sussidio e su proposte di modifiche della legislazione in materia

Il nostro funzionario è segretario di questa commissione.

La legge richiede anche la nomina di un delegato per i problemi dei maltrattamenti e se, in un primo momento, la commissione aveva pensato alla nomina di una persona a tempo pieno che svolgesse questo ruolo, ha però poi optato per dare l’incarico ancora allo stesso funzionario, capoufficio del servizio sociale cantonale (Roberto Sandrinelli, n.d.r.).

I compiti del delegato sono:

– assicurare direttamente e vigilare affinché alle vittime sia garantito in ogni momento l’aiuto immediato, la consulenza e, se del caso, una presa a carico a lungo termine attraverso un’azione coordinata dei servizi coinvolti;

– allestire le linee generali d’intervento e il preventivo annuale di spesa, preavvisare le istanze d’indennizzo e riparazione morale e gestire il fondo per le necessità immediate delle vittime;

– organizzare, su proposta della Commissione, la formazione specifica (art. 3 cpv. 3 lett. C) e l’attività di prevenzione, sensibilizzazione e informazione (art. 3 cpv. 3 lett. D) in questo campo;

– fungere da punto di riferimento e mantiene regolari contatti con le autorità e gli altri enti pubblici e privati che si occupano delle vittime;

– rappresentare il Cantone nei consessi federali e intercantonali preposti all’aiuto alle vittime.

Sempre la stessa legge prevede la creazione di consultori per l’aiuto alle vittime di reati che sono le Unità di intervento regionali (UIR). In Ticino ne abbiamo quattro, una per regione e sono composte da quattro operatori sociali e più precisamente; un assistente sociale, un tutore ufficiale, uno psicologo ed uno psichiatra. Questi professionisti attivi in differenti servizi dello Stato, e quindi occupati al 100%, svolgono questa funzione in aggiunta alla funzione principale. I compiti delle UIR e del delegato sono: aiuto immediato, consulenza sociale, medica, giuridica, psicologica; la protezione delle vittime e la tutela dei loro diritti nell’ambito del procedimento penale; l’aiuto finanziario, garantito sussidiariamente sotto forma di indennizzo o riparazione morale per le conseguenze subite dalle vittime di reati. Queste persone sono avvisate all’ultimo momento e devono trovare il tempo tra la loro attività e la nuova sollecitazione (questo anche in caso di bambini abusati sessualmente).

Il coordinatore delle UIR è sempre il funzionario in questione.

Riassumendo, il funzionario in questione svolge le seguenti mansioni:

  • capoufficio del servizio sociale cantonale
  • segretario Commissione federale sull’aiuto alle vittime di reati (LAV)
  • delegato per i problemi del maltrattamento.
  • coordinatore UIR
  • membro del Consiglio di Fondazione Torriani che gestisce (ed è quindi anche il datore di lavoro degli educatori) sia dell’istituto Torriani che del PAO (Unico centro di pronto intervento in Ticino che però non è attrezzato per trattare casi di bambini abusati sessualmente)
  • delegato per il DOS nelle trattative con i giovani del Molino
  • responsabile della gestione del Fondo lotteria cantonale e della relativa erogazione o non erogazione di contributi a vari enti o associazioni
  • membro della Com . per le questioni femminili
  • membro del Gruppo di lavoro di valutazione sull’applicazione, a livello del Cantone Ticino, delle pari opportunità.

Mi chiedo quante ore settimanali usa questo funzionario per poter svolgere bene tutti questi compiti che lo portano ad essere un tuttologo che riesce fare sia il boia che l’impiccato. Spero che la voce che indica in lui la persona incaricata di preparare la risposta del CdS sia sbagliata. Chiedo quindi al governo se non pensa di dover rispondere alla mia interrogazione d’inizio gennaio, relativa agli abusi sessuali su minori, (oltre 1000 minori aspettano) coinvolgendo persone estranee alla gestione attuale di questa problematica e in tempi brevi .

Magliaso, 1 aprile 2001                                                                                             Giuseppe Bill Arigoni

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