2004 ABUSI SU MINORI – AUDIZIONI FATTE BENE SUBITO!

Interrogazione al Consiglio di Stato ticinese del 20 luglio 2004.

Audizioni fatte bene subito

Tramite la stampa ho seguito il processo per abusi sessuali svoltosi a Lugano settimana scorsa. Ho quindi potuto leggere sui quotidiani che, per quanto riguarda le audizioni delle vittime, sono state sollevate delle perplessità poiché non erano state videoregistrate e c’era solo una trascrizione su carta . Stesse perplessità si potevano rilevare leggendo un articolo apparso il 18 luglio, su un domenicale, in relazione ad un appello lanciato da due genitori che per un lungo periodo non hanno visto i loro figli e ora li possono vedere una volta al mese. Non entro nel merito dell’attività della commissione tutoria responsabile di questo intervento ma, leggendo l’articolo, si trova anche una presa di posizione del procuratore incaricato dell’ istruttoria, che ha deciso il non luogo a procedere per questo caso, che si lamenta dicendo:” le uniche due audizioni videoregistrate, sono state realizzate quando i bambini erano già stati sentiti dalla delegata della Commissione tutoria e quando erano già stati collocati nel foyer dove si era fatto loro intendere, che avevano fatto bene a raccontare quelle cose, e che erano delle vittime…..” . Anche per questo caso il problema delle audizioni fatte nel momento sbagliato o non fatte bene è messo in evidenza; eppure si sa che attualmente queste prove hanno una importanza estrema per lo svolgimento serio di un’inchiesta e di un processo e che, se fatte male, possono riconsegnare all’abusante la sua vittima. Nello stesso articolo si legge anche un passaggio di una lettera inviata dal delegato alle vittime  (Roberto Sandrinelli, n.d.r.) alla commissione tutoria che invita quest’ ultima a trovare un progetto nuovo per avvicinare i figli alla famiglia.

Constatando come sempre di più le audizioni abbiano una grande importanza nei processi per i reati di abuso sessuale su minori e apprezzando la scelta del parlamento che ha voluto dare l’incarico delle audizioni a chi svolge il processo (evitando, come nei due casi sopra citati, che chi mette tutta la sua energia per dare giustizia alle vittime si trovi con un materiale scadente presentato da un altro magistrato) chiedo al CdS:

 

  • nel caso riportato dal giornale domenicale sopra citato quanto hanno influito le audizioni non fatte correttamente nella decisione di non luogo procedere?
  • chi ha consegnato la lettera confidenziale del delegato alla stampa?
  • siccome appare legittimo supporre che vi sia stata una violazione del segreto d’ufficio, sporgerà denuncia al Ministero Pubblico com’è stato fatto nei miei confronti in relazione alla mia attività in favore dei minorenni abusati sessualmente?
  • quale era lo scopo della pubblicazione, fare pressione sulla commissione tutoria e sulla sua autonomia?
  • il delegato alle vittime in che veste è intervenuto? come capo ufficio del servizio sociale cantonale? come segretario della commissione federale sull’aiuto alle vittime? come delegato per i problemi del maltrattamento? come coordinatore delle UIR? o passando sull’altro fronte – controllore di se stesso – come delegato alle vittime?
  • quando e in che tempi verrà preparata la squadra specializzata nelle audizioni?
  • quando si preparerà a Lugano il locale adatto (accogliente con due video registratori) per le audizioni dei bambini abusati?
  • non pensa sia corretto, e che rispetti la dignità dei bambini, organizzare anche due altri “angoli di locale” adatti per le audizioni anche in altre regioni del Cantone?

 

Magliaso, 20 luglio 2004                                                                                            Giuseppe Bill Arigoni

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